Esauriti i convenevoli di presentazione, resta da comprendere cosa davvero sia, o voglia essere, questo spazio appena inaugurato. Ritengo sia opportuno partire dal nome, spiegarne il senso.
Tutto inizia da una riflessione, indubbiamente sviscerata ma forse non concretamente messa su piazza. La domanda riguarda il complesso mondo della scrittura e, in particolar modo, del giornalismo. Quando si è pensato al circolo della stampa si dialogava su quanto oggi questa professione sia poco considerata, poco stimata, poco presa sul serio. Si pensava alla poca presenza di istituzioni che dovrebbero porne pregi e limiti e alla difficoltà che le nuove tecnologie e l’evoluzione di questo complesso mondo comporta. L’argomento è dei più noti, oggi forse più attuale che mai. Molto si dice delle cause, degli effetti immediati, della sfascio che tutto ciò comporta.
Nessuno però parla degli scenari futuri, non di quelli plausibili, ma di quelli possibili. La domanda che è sorta quando si è pensato al circolo della stampa è: cosa succederebbe se si smettesse di aspettare le istituzioni e si agisse a prescindere, se fossero i giornalisti stessi a difendere la loro passione? Il Circolo della Stampa è pensato come modo per smettere di aspettare: che un ordine professionale ci dica che siamo importanti, che venga riconosciuta l’importanza di un lavoro complesso, che venga spiegata a tutti la necessità di capire cosa fa un giornalista, come lo fa e, soprattutto, perchè.
Il Circolo della Stampa non vuole essere un nuovo giornale online, una polemica lanciata, una concorrenza a chi sa cosa e chi sa come. Il Circolo della Stampa nasce come voglia di poter fare ancora qualcosa di bello con la parola, di poter dare valore ad un articolo e a chi pensa che sia qualcosa di importante, utile a veicolare un messaggio e a crescere tutti insieme. Può essere, qualora lo si voglia, uno spazio da riempire con tutto ciò che è bello. Può essere uno spazio che esalta ciò che di positivo si fa o si vorrebbe fare, su questo territorio e ovunque. Può essere un insieme di articoli che mette in circolo la parola, gli eventi, la cultura e il fascino di un territorio, insomma tutto ciò che in parte costituisce la stampa. Può essere, poi, un insieme di menti, di passioni, di voglie e di idee. Un vero e proprio circolo, in barba a chi dice che è l’epoca della fine, dell’impossibilità di fare un mestiere o, comunque, di metterci reale passione.
Oggi Il Circolo della Stampa nasce come un blog, senza una destinazione ben precisa, aperto a tutto e a chiunque voglia darne un contributo. Domani non si sa, ma meglio scoprire che aspettare.